Luci Subacquee per barca

Luci Subacquee per la barca

Occorrente:

  • Stampo in plastica per la forma dei led
  • 1 led da 50W (36V)
  • Resina Epossidica Trasparente Atossica
  • Fili elettrici bipolari
  • 1 Contenitore in plastica per mescolare la resina
  • Una bacchetta di legno per girare la resina
  • Step-up Boost Converter per alimentazione del led 
  • Pasta termica
  • Olio di vasellina spray

Realizzazione dello stampo in plastica

Per la realizzazione dello stampo in plastica per la forma dei led, ho utilizzato due tecnologie :

  1. La stampante 3D
  2. Termoformatura

Stampante 3D:

Sm Studio ed io abbiamo progettato e stampato in 3D la forma della Luce subacquea.

Termoformatura :

Per la realizzazione dello stampo in plastica del negativo delle luci, io ed Sm Studio, ci siamo rivolti alla ditta FLOW easy thermoforming

 

Forma Luce Subacquea
Stampo in plastica realizzato da FLOW easy thermoforming

Realizzazione della Luce subacquea

Preparazione del LED:

  1. Saldare due fili sulle piazzole del led. In particolare si evidenzia il polo POSITIVO (blue in foto) e NEGATIVO (marrone in foto).
  2. Ritagliare una piastra sottile 2 mm di acciaio, dove fissare il led.
  3. Ricoprire la superficie del led a contatto con la piastra con della pasta termica, per favorire la conduzione di calore dal led alla piastra.
Fase 1
Fase 2
Fase 3

Preparazione della Resina Epossidica per un led:

*Seguire attentamente le istruzioni riportate nel retro della confezione.

  1. Pesare 120 gr del componente A.
  2. Pesare 72 gr del componente B.
  3. Mescolare il tutto in un contenitore pulito, prestando attenzione a evitare di inglobare le bolle d’aria.

Colatura della Resina nello stampo  ed inserimento del led:

  1. Spruzzare dell’olio di vasellina sullo stampo.
  2. Fare una prima colata nello stampo.
  3. Inserire il led nello stampo.
  4. Finire il tutto ricoprendo con la resina rimanente il led.
Fine del processo

Collegamento elettrico:

Per il controllo del led è necessario uno Step-up Boost Converter che permette di “alzare” la tensione d’ingresso da 12V a 36V, diminuendo così la corrente di controllo.

Di seguito è riportato lo schema elettrico di collegamento. Tramite i due Potenziometri blu, posti nella parte destra del circuito, è possibile regolare la tensione e corrente d’uscita.

Risultato finale:

Dopo aver aspettato circa due giorni per far solidificare la resina, i led sono pronti per essere montati sulla barca nella parte immersa.

In bianco evidenziati i due led

*Makers ITIS Forlì non si assumono alcuna responsabilità per danni a cose, persone o animali derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questa pagina. Tutto il materiale contenuto in questa pagina ha fini esclusivamente informativi.

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Attrezzature elettroniche

Attrezzature elettroniche

Strumenti del laboratorio di elettronica dei Makers:

Pinze amperometriche

Multimetri

        • philips SMT 102 analogico
        •  ice 680-r analogico
        •  vici vc99 digitale 3-1/2 digits
        •  Lafayette DMB 4 2-1/2 digits
        • Mitek 5001 2-1/2 digits
        • Mastech MS8221c 3-1/2 digits
        • Tacklife DM01M
        • Kit Puntali da Test per Multimetro 

LCRmetro

        • TC1 misuratore LCR & ESR

Oscilloscopio

        • kikusui cos5060A oscilloscopio 60MHz doppio canale

Generatore di funzioni

        • FeelTech FY3224S doppio canale generatore di segnali 24MHz 12Bits 250MSa/s e frequenzimetro

Alimentatori

        • tech star PS-305D alimentatore stabilizzato da banco 30V 5A
        • alimentatori ATX vari

Arduino

Saldatori

        • Monacor SIC-520 ROHS
        • Yihua 937D Stazione di Saldatura da 45W
        • Laluztop Stazione di saldatura ad aria calda

Alimentatori switching

Alimentatori switching

Tutti senza saperlo usiamo continuamente questi alimentatori switching. Si trovano nei televisori , computer, caricabatterie dei cellulari, ecc…
Non sono gli unici tipi di alimentatori elettronici ma sono sicuramente i più comuni ed efficienti. Ma come sono fatti questi alimentatori e come mai sono così utilizzati?

Pro e contro degli alimentatori switching

PRO

    • piccolo ingombro e peso a parità di potenza
    • rendimento maggiore
    • minore calore prodotto
    • maggiore tolleranza della tensione e frequenza di entrata
    • basso costo

CONTRO

    • circuiti complessi
    • rumori sulla linea di alimentazione e di uscita
    • rumore magnetico 

Il rumore o ripple prodotto da questi alimentatori è molto complesso, ha una frequenza fondamentale che coincide con quella di commutazione dell’alimentatore e armoniche che arrivano fino ai MHz.

Schema principale degli alimentatori switching*

Esistono diversi tipi di alimentatori switching ma tutti presentano dei “blocchi” comuni che formano lo scheletro fondamentale dell’alimentatore.

Funzionamento

Ciò che permette una efficienza maggiore è l’impiego di un nucleo di ferrite più piccolo rispetto ai comuni trasformatori lineari che opera ad una frequenza più elevata di quella di rete.

La tensione di rete viene raddrizzata e livellata da un ponte di Graetz e da un condensatore elettrolitico successivamente la tensione continua passa attraverso un oscillatore che produce una onda quadra ad alta frequenza regolata in PWM in base al carico. In uscita dall’oscillatore la tensione alternata viene fatta passare nel trasformatore per essere poi rettificata e livellata. Per garantire la giusta tensione in uscita all’alimentatore esiste un anello di retroazione che agisce sull’oscillatore PWM. Nel circuito sono presenti dei filtri all’entrata e all’uscita dell’alimentatore, come ad esempio i filtri EMI, che evitano la propagazione dei rumori elettrici prodotti.

Alimentatore casalingo per il laboratorio di elettronica

Come detto in precedenza gli alimentatori switching sono largamente utilizzati negli elettrodomestici e nei computer perciò noi makers possiamo sfruttare questa situazione a nostro vantaggio.

Uno strumento fondamentale nei laboratori di elettronica è l’alimentatore, di solito si utilizzano degli alimentatori lineari perché forniscono una tensione “pulita” priva di rumori però hanno un costo elevato. Per permettere anche ai neofiti di allestire un laboratorio di elettronica a basso costo e senza troppe pretese vi presentiamo la costruzione di un alimentatore partendo da un ATX da computer fisso.

Alimentatore ATX computer fisso

I computer fissi hanno all’interno del case un alimentatore di tipo switching chiamato ATX, esso fornisce le principali tensioni ai vari componenti del computer ( hard disk, scheda madre, lettore dischi, ecc…) e possiede una discreta potenza ideale per gli esperimenti base di elettronica.

Le tensioni in uscita dal ATX sono riferite alla terra (GND) collegata alla carcassa dell’alimentatore e alla messa a terra della rete domestica e sono:

    • +12V giallo
    • +5V rosso
    • +3,3V arancione
    • 0V GND nero
    • -5V bianco
    • -12V blu

Se si collega un semplice alimentatore ATX alla rete domestica questo non si accenderà perché deve essere opportunamente abilitato perciò per abilitare un alimentatore di questo tipo non basta mettere l’interruttore su ON ma deve essere fatta una giusta modifica tra due fili del connettore di uscita. Esiste un unico filo verde che esce dall’alimentatore che se viene collegato al GND “accende” l’ATX. I fili verde e nero si possono collegare o in modo permanente( saldati, intrecciati, ecc…) o con un interruttore (soluzione preferibile).

Stato delle alimentazioni

Esistono altri due fili particolari che ci avvisano dello stato di funzionamento dell’alimentatore:

    • +5SB viola
    • PWR_OK grigio

Il filo viola restituisce una +5V quando l’alimentatore verrà inserito nella rete domestica e l’interruttore primario verrà acceso (anche senza collegare i fili verde e nero).
Tra +5SB e la GND si può collegare un led in serie ad una resistenza da 10Kohm che ci avvisa della presenza di tensione in entrata all’alimentatore.

Il filo grigio restituisce una +5V non appena si collegano i fili verde e nero. Tra PWR_OK e la GND si può collegare un led in serie ad una resistenza da 10Kohm che ci avvisa della presenza di tensione in uscita all’alimentatore.

Gli alimentatori ATX presentano una funzione molto comoda detta protezione che “spegne” l’alimentatore se percepisce un cortocircuito sulle uscite. Ciò evita danni ai circuiti alimentati.

Una volta apportate le giuste modifiche si può procedere con la creazione di un apposito pannello frontale da aggiungere alla carcassa dell’alimentatore. Sul pannello si inseriranno gli interruttori, spie e conferirà così un aspetto più accattivante all’alimentatore da banco di riciclo.

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Chimica,elettronica e riciclo

Chimica,elettronica e riciclo

Tutti gli esperimenti dei makers di chimica elettronica e riciclo. Consigli utili e curiosità per una conoscenza trasversale del mondo.

noi montiamo e smontiamo delle costruzioni molto piccole (…) siamo come dei ciechi con le dita sensibili (…)abbiamo inventato diversi trucchi intelligenti per riconoscerle senza vederle.

Primo Levi, La chiave a stella (Acciughe I), Torino: Einaudi, 1978.



















Separazione ed analisi dell’urea ricavata da un fertilizzante agricolo






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