Spettrometro ad emissione atomica

Teoria

La spettroscopia di emissione atomica è una tecnica analitica utilizzata per analisi di metalli in tracce, si basa sull’emissione di un fotone da parte di un atomo metallico eccitato termicamente. La lunghezza d’onda della radiazione emessa sarà univoca per ogni elemento(cioè ogni elemento avrà un proprio colore) e l’intensità della radiazione sarà proporzionale alla quantità di sostanza analizzata. I chimici usano uno strumento chiamato spettrometro ad emissione atomica.

Apparecchiatura

Lo spettrometro ad emissione atomica è composta da:

  • Nebulizzatore: formato da due aghi perpendicolari, uno collegato all’aria compressa e l’altro al campione. Il campione sarà aspirato secondo l’effetto Venturi e il getto d’aria compressa nebulizzerà finemente il liquido.
  • Atomizzatore: si può usare un becco Bunsen o fornello da campeggio ponendo all’entrata  dell’aria l’uscita del nebulizzatore.
  • Spettrometro: scatola di legno con un reticolo di diffrazione a 30° rispetto al raggio d’entrata (settore di CD-ROM spellato) ed una fenditura mobile(ricavata da 2 lamette da barba e del cartone).
  • Rivelatore: cellulare in modalità manuale ISO800 e diaframma 1.

Esperimento

L’esperimento* consiste nella quantificazione del sodio nell’acqua di rubinetto.

Materiale:

      • Standard: soluzioni a diversa concentrazione di cloruro di sodio (sale da cucina) in acqua distillata
      • Acqua distillata
      • Aria compressa 0,2 bar
      • Cellulare
      • Computer

Si accende la fiamma a butano, si apre l’aria compressa e s’immerge il tubo del nebulizzatore nella soluzione da misurare. La fiamma cambierà colore indicando il tipo di metallo contenuto nel campione (nel nostro caso il sodio è arancione). Si regola la fenditura e si allinea lo spettrometro con la fiamma permettendo al cellulare di immortalare lo spettro.

 

Analisi dati

Una volta registrati gli spettri di tutti gli standard e del campione si analizzano le immagini mediante il software Tracker, ricavando i massimi di intensità per la specifica riga spettrale del sodio. Ottenuti i massimi d’intensità si interpolano con i valori di concentrazione degli standard e si usa la retta di regressione per determinare la concentrazione di sodio nel campione.

Per saperne di più e vedere qualche esperimento guardate il video e il canale YouTube.

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Davide Di Stasio
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