Scatto remoto per cellulari

Scatto remoto per cellulari

Innanzitutto cos’è uno scatto remoto per cellulari, a cosa serve?
Uno scatto remoto è un telecomando che serve per scattare foto e registrare video senza toccare il cellulare.

È uno strumento molto utile sia in fotografia che in astrofotografia che permette di catturare immagini e video senza il rischio di far vibrare l’intera apparecchiatura.

Tecnologie, pro e contro

Esistono diverse tecnologie usate per gli scatti remoti per cellulari : mediante filo collegabile al jack delle cuffiette, mediante Bluetooth, ecc… Ognuno di questi ha dei pregi e dei difetti che vanno valutati a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare.

Scatto remoto per cellulari

Uno scatto remoto per cellulari Bluetooth ha la comodità di non avere nessun filo di intralcio, inoltre ha delle distanze di funzionamento generose. L’inconveniente è la stabilità del segnale wireless (tra il telecomando ed il cellulare) che potrebbe venir meno, impedendo lo scatto delle foto e la ripresa video.

Lo scatto remoto con filo non ha problemi di affidabilità, ogni volta che si preme il pulsante il cellulare riprende l’immagine. L’unico inconveniente è la lunghezza del filo che può limitare la distanza da cui si esegue lo scatto e limitare i movimenti del fotografo.

Costruiamo uno scatto remoto per cellulari*

Di seguito costruiamo uno scatto remoto basandoci su un cellulare Samsung con attacco jack per le cuffiette (TRRS) .

La prima cosa da fare è di attivare sulle impostazioni del cellulare lo scatto con i tasti del volume

Successivamente possiamo procedere in due modi: attacchiamo le cuffiette al cellulare e scattiamo le foto premendo i tasti del volume sulle cuffiette (fine del divertimento), oppure costruiamo un nostro scatto remoto personalizzabile con un filo di lunghezza a piacere.

Se hai optato per la scelta DIY avrai bisogno di:

2 resistenze da 33 OHM (1/4W)
1 resistenza da 470 OHM (1/4W)
1 pulsante (push button switch Normalmente Aperto)
1 cavo con connettore TRRS (jack 3.5mm) lungo a piacere
nastro isolante o guaine termo-restringenti (per isolare i collegamenti)
saldatore e stagno

La strategia alla base di questo scatto remoto è di imitare il tasto volume delle cuffiette. Per fare questo bisogna collegare le resistenze e il pulsante come riportato nello schema seguente.

Il filo audio collegato al jack TRRS da 3.5mm sarà formato da 4 fili molto sottili con gli stessi colori indicati nello schema, per poterli saldare alle resistenze occorrerà bruciare con un accendino lo smalto isolante colorato presente sull’estremità.
Durante questo passaggio bisogna fare attenzione a non applicare troppo calore per non bruciare l’intero filo.

Tutti i collegamenti sono saldati con il saldatore a stagno ed isolati opportunamente con guaine termo-restringenti. Prima di collegare lo scatto remoto al cellulare assicurati di aver collegato correttamente tutti i componenti aiutandoti con un tester in funzione “continuità”.

Terminati i collegamenti riponi tutto dentro un piccolo contenitore (noi abbiamo riciclato il guscio dei tasti di un paio di cuffiette rotte) e assicura il tutto con colla e fascette.

Conclusioni

Ora che hai costruito il tuo scatto remoto puoi usarlo in mille modi diversi, noi Makers lo useremo per fare astrofotografia e montato su una stampante 3D per fare degli scatti per i timelapse. Aggiungi ai commenti i tuoi possibili utilizzi per questo fantastico accessorio.

*Makers ITIS Forlì non si assumono alcuna responsabilità per danni a cose, persone o animali derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questa pagina. Tutto il materiale contenuto in questa pagina ha fini esclusivamente informativi.

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Radiocomando con Arduino

Radiocomando con Arduino

Introduzione

Qualora si voglia realizzare in autonomia un veicolo, velivolo o a qualsiasi altra macchina con Arduino può essere bello realizzarlo a controllo remoto con un proprio radiocomando.
Il vantaggio di realizzare un radiocomando con Arduino è principalmente quello di poterselo personalizzare.
Arduino per quanto semplice è anche molto personalizzabile e può essere stimolante progettare un radio comando specifico per le proprie applicazioni.

In questo caso verrà realizzato un radiocomando utile per più scopi

Cosa serve?

*Qui elencherò le componenti da utilizzare, a seconda di come andrete a personalizzare il vostro radiocomando togliere e aggiungerete parti.

Componenti

  • Arduino Nano 
  • 2 potenziometri
  • 2 joystick
  • Cavetti vari (sono più pratici quelli con pin maschio e/o femmina per applicazioni come le schede Arduino)
  • 4 tasti
  • Antenna NRF24L01 + PA +LNA
  • Interruttore
  • Batteria (facoltativo, il radiocomando potrebbe essere comandato anche via cavo con la corrente domestica con appositi alimentatori)

Strumenti

  • 1 cavetto per collegare la scheda Arduino al computer (in questo caso da USB-B a Mini USB-B)
  • Computer per programmare la scheda con Arduino IDE installato
  • Saldatrice per stagno (non indispensabile se si usano componenti con dei pin appositi)
  • Stampante 3D per il case (sostituibile ad esempio con del legno o del plexiglass, basta un po’ di inventiva, vedi sotto)

Design del radiocomando

Oltre che all’ergonomia per l’impugnatura bisogna pensare agli spazi occupati dalle componenti e dalla cavetteria. Il consiglio è quello di realizzarsi uno schema con i vari componenti così da rendersi conto dell’ingombro generale.

Ovviamente la disposizione delle componenti dipende dai vostri gusti.

Per mantenere le dimensioni compatte ho scelto un Arduino Nano. Per comodità personale ho rivolto il connettore mini USB-B verso sinistra, ma in generale sarebbe più pratico averlo prossimo alla superficie esterna.
L’antenna conviene sempre metterla quanto più esterna possibile, la batteria con l’interruttore di accensione dovranno essere di facile accesso.

Il radiocomando finito sarà pressappoco così:

Ovviamente nelle parti cave saranno presenti i joystick, l’interruttore, ecc…

Se si volesse usare più semplicemente del legno o del plexiglass basta sagomare due strati distanziati con in mezzo le componenti.

Programmazione radiocomando

Prima di tutto è necessario avere le librerie dei vari componenti, in questo caso è importante avere la libreria dell’antenna usata.

Clicca il bottone qui sotto per scaricare quella usata qui.

//Prima di tutto si devono inserire nello sketch le libreria che si
andranno ad usare

#include <SPI.h>

#include <nRF24L01.h>
#include <printf.h>
#include <RF24.h>
#include <RF24_config.h>

#include <Wire.h>

//Si definiscono le variabili per i segnali digitali, nel nostro caso
i bottoni o eventuali interruttori

int b1 = 12;
int b2 = 10;
int b3 = 5;
int b4 = 6;

//Ora bisogna impostare i canali radio per l'antenna, si assegnano a D6 e D7
i pin CE e CSN dell'antenna (come da sketch) e si imposta il canale (in questo caso 01998)

RF24 radio (8, 9); 
const byte address[9] = "01998";

unsigned long lastReceiveTime = 0;
unsigned long currentTime = 0;


//Si crea una struttura di dati. Qui si è indicato con Pot i potenziometri,
con button i pulsanti e con j i joystick, ognuno con 2 potenziometri

struct Pacchetto_Dati {
  byte Pot1;
  byte Pot2;
  byte button1;
  byte button2;
  byte button3;
  byte button4;
  byte j1PotV;
  byte j2PotV;
  byte j1PotL;
  byte j2PotL;
  
};

Pacchetto_Dati data;

void setup() {
//Si inizializza il seriale

  Serial.begin(9600);

//I seguenti comandi attivano l'antenna in base alla libreria inserita

  radio.begin();
  radio.openWritingPipe(address);
  radio.setAutoAck(false);
  radio.setDataRate(RF24_250KBPS);
  radio.setPALevel(RF24_PA_LOW);

//Si inizializzano i pulsanti (e eventuali interruttori)

  pinMode(b1, INPUT_PULLUP);
  pinMode(b2, INPUT_PULLUP);
  pinMode(b3, INPUT_PULLUP);
  pinMode(b4, INPUT_PULLUP);

//Qui si impostano i valori iniziali ai vari potenziometri/pulsanti.
Quando il potenziometro sarà in posizione neutra avrà valore 127, i pulsanti
avranno valore 1 (si spiega al prossimo passaggio perché)

  data.j1PotV = 127;
  data.j2PotV = 127;
  data.j1PotL = 127;
  data.j1PotL = 127;
  data.Pot1 = 127;
  data.Pot2 = 127;
  data.button1 = 1;
  data.button2 = 1;
  data.button3 = 1;

  data.button4 = 1;

}

void loop() {

//I valori letti da Arduino per i potenziometri vanno da 0 a 1023,
ossia 1024 bit, l'antenna però non è in grado di supportare una struttura
superiore a 32 byte, ossia 256 bit. Per questo bisogna "rimappare" i
valori da 0 a 255.

 data.j1PotV =map(analogRead(A0), 0,1023, 0,255);
 data.j2PotV =map(analogRead(A2), 0,1023, 0,255);
 data.j1PotL =map(analogRead(A1), 0,1023, 0,255);
 data.j1PotL =map(analogRead(A3), 0,1023, 0,255);
 data.Pot1 =map(analogRead(A4), 0,1023, 0,255);
 data.Pot2 =map(analogRead(A5), 0,1023, 0,255);

//Si leggono i valori dei vari bottoni che normalmente sono a valore alto (=1)
mentre quando vengono premuti vengono letti a valore basso (=0)

 data.button1 = digitalRead(b1);
 data.button2 = digitalRead(b2);
 data.button3 = digitalRead(b3);
 data.button4 = digitalRead(b4);


}

Come fatto notare prima bisogna rispettare una dimensione massima per la struttura di dati di 32 byte supportati dall’antenna.

Chi comunica con il radiocomando?

Per ricevere questo segnale la cosa più semplice da fare è mettere sulla macchina una scheda Arduino con la stessa antenna. Questa prenderà il segnale, analizzerà la struttura dati, e in base ai comandi imposti al radiocomando potrà eseguire determinate azioni.

La prima parte del codice sarà abbastanza simile in quanto si andrà a inizializzare i vari input e l’antenna. La seconda metà invece dovrà prendere i dati e usarli. Successivamente questi dati verranno resettati e si ripartirà con i dati successivi.

Si riporta un esempio esemplificato. In futuro verrà riportato un esempio pratico.

#include <SPI.h>
#include <nRF24L01.h>
#include <RF24.h>

RF24 radio(10, 9);   // nRF24L01 (CE, CSN)
const byte address[6] = "01998";

//l'indirizzo dovrà essere lo stesso

unsigned long lastReceiveTime = 0;
unsigned long currentTime = 0;

struct Data_Package {
  byte j1PotV;
  byte j1PotL;
  byte j2PotV;
  byte j2PotL;
  byte Pot1;
  byte Pot2;
  byte button1;
  byte button2;
  byte button3;
  byte button4;
};

Data_Package data; //Create a variable with the above structure

void setup() {

  Serial.begin(9600);

  radio.begin();
  radio.openReadingPipe(0, address);
  radio.setAutoAck(false);
  radio.setDataRate(RF24_250KBPS);
  radio.setPALevel(RF24_PA_LOW);
  radio.startListening(); //  Set the module as receiver

  resetData();
}

void loop() {
  // controlla la presenza di un emettitore
  //Nel nostro caso il radiocomando

  if (radio.available()) {
    radio.read(&data, sizeof(Data_Package));
// Legge i dati in "data"

    lastReceiveTime = millis();
// Ora si hanno effettivamente i dati
  }

  currentTime = millis();
  if ( currentTime - lastReceiveTime > 1000 ) { 
//Si esegue un controllo dei tempi di ricezione
// Se "currenttime" è più di 1 secondo dal segnale precedente
allora non si è più connessi

    resetData();
//Quindi si resettano i dati per evitare problemi

  }
  // Print the data in the Serial Monitor
  Serial.print("j1PotV: ");
  Serial.print(data.j1PotV);
  Serial.print("; j1PotL: ");
  Serial.print(data.j1PotL);
  Serial.print("; button1: ");
  Serial.print(data.button1);
  Serial.print("; j2PotV: ");
  Serial.println(data.j2PotL); 
}
void resetData() {
  // Reset the values when there is no radio connection - Set initial default values
  data.j1PotX = 127;
  data.j1PotY = 127;
  data.j2PotX = 127;
  data.j2PotY = 127;
  data.j1Button = 1;
  data.j2Button = 1;
  data.pot1 = 1;
  data.pot2 = 1;
  data.tSwitch1 = 1;
  data.tSwitch2 = 1;
  data.button1 = 1;
  data.button2 = 1;
  data.button3 = 1;
  data.button4 = 1;
}

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Come modificare un vecchio ventilatore

Come modificare un vecchio ventilatore

Quante volte ti capita di essere seduto comodamente sul divano a riposarti, dopo una lunga giornata di lavoro, ma la velocità del ventilatore non è quella giusta e ti tocca alzarti !!!
Dopo questa lettura risolverai il tuo problema.

Prototipo iniziale :

Un primo prototipo del progetto è stato realizzato da Davide Di Stasio, utilizzando un ventilatore, Arduino UNO, un vecchio trasformatore e un telecomando della tv.

Ventilatore Telecomando
Circuito Elettrico

Occorrente:

Realizzazione circuito elettrico

Per realizzare la parte di controllo del ventilatore tramite un telecomando per esempio della televisione, ho utilizzato componenti poco costosi e di facile utilizzo. Qui di sotto riporto i collegamenti fatti tra il ventilatore e il controllore.

Circuito di controllo del ventilatore

Per alimentare Arduino UNO ho riciclato un vecchio alimentatore da 9V e 0,5 A.  
Il motore del ventilatore ha 3 fili che gestiscono le velocità e vanno collegati ai 3 Moduli relè, 2 fili vanno collegati al condensatore di spunta e l’ultimo al neutro. 
Il quarto relè serve come interruttore generale del progetto ovvero accende o spegne il ventilatore.
Il sensore IR serve per la ricezione del segnale a infrarosso del telecomando.                          Per alimentarlo servono i 5V presi da Arduino UNO, un piedino di massa (GND) e il pin digitale 9 di Arduino UNO.

Programma per il controllo del ventilatore con telecomando

Per la realizzazione del codice di controllo del ventilatore, ho adottato una tecnica molto efficace ed affidabile: Automa a Stati. Permette di avere uno stato per ogni fase di lavoro del ventilatore, ovvero quando si clicca un pulsante si determina una velocità.
Ovviamente l’algoritmo deve essere estremamente sicuro, ovvero senza bugs, cioè quando si attiva una velocità, le altre velocità del motore devono essere spente perchè si rischia di bruciare* il tutto.
A maggior ragione, quando si vuole spegnere il ventilatore con il telecomando, bisogna poterlo fare in ogni istante del suo funzionamento.
La libreria da scaricare e installare su IDE di Arduino, serve per il controllo del sensore IR.


Dato che ogni telecomando ha una serie di codici associati ad ogni tasto, bisognerà utilizzare l’esempio IRrecord.ino contenuto nella libreria IRremote.h per codificare il proprio telecomando.


Progettazione scatola stampata in 3D con il PLA grigio

La scatola per contenere tutta l’elettronica di controllo del ventilatore è stata progettata al CAD con Inventor e poi stampata in 3D con il PLA grigio perchè non sono richieste proprietà meccaniche. 

Per scaricare i file, cliccare il pulsante qui sotto.

Assemblaggio del ventilatore

Una volta che avete capito come realizzare il Circuito Elettrico, il programma caricato su Arduino e aver stampato la scatola per i componenti, è il momento di assemblare i vari pezzi.

  • Smontare il selettore delle velocità del ventilatore, ovviamente assicuratevi di staccare la spina dalla 220V !!!
  • Sfruttando i fori presenti nel ventilatore, montare la scatola stampata in 3D in PLA grigio, come mostra la foto qui di seguito:

  • Collegare i 4 relè con i fili  delle velocità del motore e il suo condensatore di spunta, come mostra la foto qui di seguito:
  • Prendere il primo coperchio, dove va alloggiato l’alimentatore e Arduino UNO, fissatelo con 4 viti.
  • Collegare poi alimentatore, i pin di controllo dei relè e il sensore IR ad Arduino UNO
    Il sensore IR andrà posizionato nella parte frontale del ventilatore.

 

 

 

  • Per finire prendere il secondo coperchio e fissarlo con due viti.

Funzionamento del ventilatore dopo la modifica:

Sviluppi futuri:

  • Realizzare su un unico pcb su JLC pcb
  • Implementare un modulo Bluetooth o Wi-Fi per interagire con il telefono
  • Creare un app, tramite Mit App Inventor, per il controllo del ventilatore
  • Aggiungere dei Leds RGB per segnalare l’ostacolo e creare atmosfera nella stanza
  • Aggiungere sensore di Temperatura e Umidità per automatizzare l’accensione e spegnimento del ventilatore
  • Avere la possibilità di orientare a 360° la testa del ventilatore, tramite il telecomando/telefono
  • Compattare la scatola di contenimento dell’elettronica

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Riparazione telecomando TV

Riparazione telecomando TV

Se vi è mai capitato di avere problemi con qualche tasto del telecomando e siete stati tentati di rimpiazzarlo con un nuovo modello questa guida sulla riparazione di un telecomando TV vi cambierà la vita.

Molte persone pensano che la riparazione degli oggetti di uso comune sia un’attività complessa ma in realtà alcuni oggetti possono essere riparati anche senza essere tecnici specializzati. Oggigiorno la scelta di riparare un oggetto prima di gettarlo nel bidone assume un importanza cruciale nella nostra vita, non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale.
Di seguito riportiamo i passaggi base per la riparazione del telecomando TV.

Controlli preliminari

Prima di aprire il telecomando* e procedere con la riparazione è sempre bene verificare che le batterie siano cariche e che i contatti delle pile non siano ossidati, se così non fosse è bene rimuovere l’ossido con un pezzetto di carta abrasiva e sostituire le pile con delle nuove.

Verifica del LED infrarosso (IR)

Una volta eseguiti i passaggi preliminari si procede con la verifica del funzionamento del LED infrarosso posto sulla punta del telecomando. Il LED IR è una sorta di lampadina che emette una luce che i nostri occhi non possono percepire ma che le fotocamere dei cellulari (o anche delle vecchie videocamere a colori) riescono a registrare. Basterà puntare il telecomando verso la fotocamera e spingere qualsiasi tasto, se il telecomando è funzionante si osserverà nell’immagine ripresa dal cellulare un piccolo bagliore violaceo lampeggiante uscire dalla punta del telecomando. Se anche controllando tutti i tasti non si osserva nulla si procede con l’apertura del telecomando.

Apertura del telecomando e pulizia dei contatti interni

Il fenomeno che si presenta più frequentemente nei telecomandi è l’usura e lo sporcamento dei contatti dei pulsanti.

Si rimuovono le batterie ed eventuali viti presenti sul retro del telecomando, controllando anche nel vano porta-batterie.

Munendosi di cacciaviti a taglio di piccola misura e una vecchia tessera di plastica si fa leva sulla fessura che circonda la scocca del telecomando. Una volta aperta la scocca separare il “tappetino” di gomma con i tasti dal circuito stampato. Pulire con delicatezza le superfici dei contatti sulla scheda e sul “tappetino” di gomma con un cotton fioc imbevuto di alcol (non vanno usati altri tipi di solventi). Bisognerà rimuovere tutto lo sporco e lo strato di ossido che causano il malfunzionamento del dispositivo. Puliti adeguatamente sia la scheda che i gommini dei tasti asciugare con un secondo cotton fioc. È importante pulire ed asciugare sia i contatti della scheda elettronica che i gommini che premono su di essi per la riuscita dei prossimi passaggi.

Deposizione grafite conduttiva

Bisognerà quindi ripristinare lo strato conduttivo dei bottoni tramite uno strato di grafite, ciò può essere fatto comodamente tramite una matita. Durante i prossimi passaggi è consigliato munirsi di una lente di ingrandimento e pazienza.

Ripassare con attenzione i contatti sulla scheda elettronica con una matita non troppo appuntita, evitando di uscire fuori dalle superfici in rilievo di colore scuro. Se si dovesse uscire da tali superfici si cortocircuiterebbe un tasto del telecomando rischiando di lasciare sempre acceso il LED IR e compromettendo il corretto funzionamento dell’intero dispositivo. Una volta ripassati i contatti di tutti i tasti questi assumeranno un aspetto grigio lucido. Passare più volte la matita anche sui gommini dei tasti a contatto con la scheda evitando la lacerazione del “tappetino” di gomma.

Riassemblare il telecomando e verificate il funzionamento come spiegato nella sezione Verifica del LED infrarosso (IR). Se il telecomando non dovesse funzionare ripetere la procedura di deposizione della grafite. Se il LED IR dovesse rimanere sempre acceso anche senza premere alcun tasto ciò significa che vi è un deposito eccessivo di grafite su uno dei contatti della scheda elettronica, andrà rimosso con un cotton fioc asciutto e ritestato il corretto funzionamento.

Questa è la riparazione di un telecomando TV a portata di tutti secondo noi makers

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