Riparazione oggetti casalinghi con la stampante 3D, SCOLAPIATTI

Riparazione oggetti casalinghi con la stampante 3D, SCOLAPIATTI

Inizia la nuova stagione di riparazione degli oggetti casalinghi con la stampante 3D !!
L’oggetto in questione è lo scolapiatti della cucina, un sostegno si è incrinato e per evitare di ritrovarmi a terra tutti i piatti ho deciso così di modificare il sostegno.

Materiali:

  • Barre in alluminio – Dm:10mm
  • Supporti stampati in 3D (blu)
  • Bulloneria varia

Progettazione supporti stampati in 3D

Per la progettazione dei supporti dello scola piatti, ho utilizzato Fusion360 per la sua semplicità d’utilizzo.

Avvio stampa supporti

Dopo aver progetto tramite Fusion360 i supporti ed averli esportati in STL, è il momento di preparare il file per la stampante 3D.
Il disegno creato viene inserito nel software slicer Cura per poi creare un file g-code.

Supporti stampanti in 3D per sorreggere lo scolapiatti

Montaggio del nuovo scolapiatti

Ora è il momento di togliere tutte le stoviglie e smontare lo scolapiatti dal mobile. Successivamente prendere la misura della lunghezza delle barre in alluminio da tagliare considerando però l’ingombro del supporto stampato.

Dopo aver tagliato le barre a misure, bisogna inserirle nell’apposito spazio dello scolapiatti ed improntare già alle estremità i supporti blu stampati.

Scolapiatti con barre in alluminio

Una volta prese due misure dove vanno collocati, gli smonto dalle barre e con la bolla controllo che siano tutti orizzontali, quindi faccio i fori per avvitare le viti da legno nel mobile.

Infine prendo lo scolapiatti con le barre in alluminio già inserite, e se tutto va bene, lo calo dall’alto e lo stringo al supporto inferiore blu ,già fissato al mobile , tramite un coperchio e due bulloni.

Ecco a voi il risultato finito, aggiorno l’articolo a quattro mesi di distanza dicendo che ancora regge la modifica fatta allo scolapiatti.

 

                   Montaggio finto dello scolapiatti

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Riparazione registratore microcassette

Riparazione registratore microcassette

Introduzione

Prima dell’avvento dei CD un supporto di registrazione molto diffuso erano le cassette con nastro magnetico. Esistono numerose tipologie di registratori a cassette, oggi ci occuperemo della riparazione di un registratore microcassette.

Questi registratori si utilizzano principalmente per registrare note vocali, appunti, riunioni ed interviste perciò si possono chiamare anche dittafoni. Sono molto comodi perché hanno dimensioni molto ridotte.

Oggi questi registratori non usano più microcassette per salvare la traccia audio, ma sfruttano memorie digitali come schede micro SD.

Restauro registratore microcassette *

Il “paziente” è un registratore della General Electric modello 3-5328A prodotto nel 1988, molto compatto e robusto alimentato da due pile AA.

Il problema riscontrato è il blocco del trascinamento del nastro magnetico della cassetta, perciò la principale indiziata è la cinghia di gomma che collega il motore al capstan. Con il passare del tempo la gomma diventa fragile e perde elasticità.

Per i meno esperti di registratori a cassette  il capstan è un perno metallico che ruota a velocità costante. Il nastro viene schiacciato contro il capstan dal pinch roller, ovvero un rullo di gomma. Questi due elementi trascinano in nastro della cassetta contro le testine di lettura.

Cominciamo a rimuovere le viti esterne, per non perderle consigliamo di riporle in un contenitore (tazzina, bicchierino di plastica, ecc…)

Vi consigliamo di separare in contenitori diversi le viti di “livelli” differenti, per evitare di confondere viti della scocca esterna con viti della meccanica interna o viti di fissaggio dell’elettronica. In ogni contenitore potete scrivere la provenienza per semplificare l’assemblaggio finale dell’oggetto.

Per separare le due metà della scocca in plastica si fa leva con una sottile linguetta semirigida di plastica (plettro, vecchia tessera di plastica, vecchia carta di credito, ecc…) con molta delicatezza per non rompere i dentini di fissaggio.

Aperto il registratore notiamo subito una scheda elettronica con fili di diverso colore che servono per collegare l’alimentazione, l’altoparlante, il microfono, la meccanica, ecc…

Per evitare danni al circuito ed accedere alla parte meccanica sottostante si dissaldano tutti i fili.

Prima di dissaldare i fili vi consigliamo di scattare delle foto alla scheda per ricollegare i fili in modo corretto terminata la riparazione.

Se può aiutarvi potete porre dei segni con pennarelli indelebili ed applicare etichette ai fili. È molto importante ripristinare correttamente tutti i collegamenti per evitare guasti e malfunzionamenti. Non abbiate paura di esagerare con foto, etichette e disegni.

Individuazione e risoluzione del guasto

Tolta la scheda elettronica notiamo subito che la cinghia di trascinamento tra il motore e il capstan è rotta in un punto, ed ha perso totalmente elasticità.

Sostituiamo la cinghia con una di ricambio (stessa sezione e diametro), in questo caso una cinghia di sezione quadrata da 1mm e diametro 75mm.

Lubrifichiamo con qualche goccia di lubrificante la bronzina del capstan facendo attenzione a non sporcare le parti in gomma (pinch roller e cinghia).

Ricolleghiamo la scheda elettronica aiutandoci con le foto e le etichette, e facciamo un primo test di funzionamento senza cassetta per verificare la corretta rotazione della cinghia.

Ripassiamo con nuovo stagno eventuali falsi contatti sulla scheda. Controlliamo la qualità dei condensatori e sostituiamo quelli difettosi.

Prima di provare la cassetta puliamo con un cotton fioc e alcol decolorato le testine magnetiche ed il capstan. Il pinch roller di gomma si pulisce con il cotton fioc asciutto.

Verificato il corretto funzionamento di riproduzione e registrazione si richiude la scocca in plastica con le ultime viti e si procede con la pulizia e lucidatura dell’oggetto.

Con la riparazione del registratore microcassette speriamo di aver acceso in voi la scintilla per riparare un oggetto a cui siete affezionati, perché non c’è soddisfazione più grande di dare una seconda possibilità ad un manufatto.

*Makers ITIS Forlì non si assumono alcuna responsabilità per danni a cose, persone o animali derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questa pagina. Tutto il materiale contenuto in questa pagina ha fini esclusivamente informativi.

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Riparazione telecomando TV

Riparazione telecomando TV

Se vi è mai capitato di avere problemi con qualche tasto del telecomando e siete stati tentati di rimpiazzarlo con un nuovo modello questa guida sulla riparazione di un telecomando TV vi cambierà la vita.

Molte persone pensano che la riparazione degli oggetti di uso comune sia un’attività complessa ma in realtà alcuni oggetti possono essere riparati anche senza essere tecnici specializzati. Oggigiorno la scelta di riparare un oggetto prima di gettarlo nel bidone assume un importanza cruciale nella nostra vita, non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale.
Di seguito riportiamo i passaggi base per la riparazione del telecomando TV.

Controlli preliminari

Prima di aprire il telecomando* e procedere con la riparazione è sempre bene verificare che le batterie siano cariche e che i contatti delle pile non siano ossidati, se così non fosse è bene rimuovere l’ossido con un pezzetto di carta abrasiva e sostituire le pile con delle nuove.

Verifica del LED infrarosso (IR)

Una volta eseguiti i passaggi preliminari si procede con la verifica del funzionamento del LED infrarosso posto sulla punta del telecomando. Il LED IR è una sorta di lampadina che emette una luce che i nostri occhi non possono percepire ma che le fotocamere dei cellulari (o anche delle vecchie videocamere a colori) riescono a registrare. Basterà puntare il telecomando verso la fotocamera e spingere qualsiasi tasto, se il telecomando è funzionante si osserverà nell’immagine ripresa dal cellulare un piccolo bagliore violaceo lampeggiante uscire dalla punta del telecomando. Se anche controllando tutti i tasti non si osserva nulla si procede con l’apertura del telecomando.

Apertura del telecomando e pulizia dei contatti interni

Il fenomeno che si presenta più frequentemente nei telecomandi è l’usura e lo sporcamento dei contatti dei pulsanti.

Si rimuovono le batterie ed eventuali viti presenti sul retro del telecomando, controllando anche nel vano porta-batterie.

Munendosi di cacciaviti a taglio di piccola misura e una vecchia tessera di plastica si fa leva sulla fessura che circonda la scocca del telecomando. Una volta aperta la scocca separare il “tappetino” di gomma con i tasti dal circuito stampato. Pulire con delicatezza le superfici dei contatti sulla scheda e sul “tappetino” di gomma con un cotton fioc imbevuto di alcol (non vanno usati altri tipi di solventi). Bisognerà rimuovere tutto lo sporco e lo strato di ossido che causano il malfunzionamento del dispositivo. Puliti adeguatamente sia la scheda che i gommini dei tasti asciugare con un secondo cotton fioc. È importante pulire ed asciugare sia i contatti della scheda elettronica che i gommini che premono su di essi per la riuscita dei prossimi passaggi.

Deposizione grafite conduttiva

Bisognerà quindi ripristinare lo strato conduttivo dei bottoni tramite uno strato di grafite, ciò può essere fatto comodamente tramite una matita. Durante i prossimi passaggi è consigliato munirsi di una lente di ingrandimento e pazienza.

Ripassare con attenzione i contatti sulla scheda elettronica con una matita non troppo appuntita, evitando di uscire fuori dalle superfici in rilievo di colore scuro. Se si dovesse uscire da tali superfici si cortocircuiterebbe un tasto del telecomando rischiando di lasciare sempre acceso il LED IR e compromettendo il corretto funzionamento dell’intero dispositivo. Una volta ripassati i contatti di tutti i tasti questi assumeranno un aspetto grigio lucido. Passare più volte la matita anche sui gommini dei tasti a contatto con la scheda evitando la lacerazione del “tappetino” di gomma.

Riassemblare il telecomando e verificate il funzionamento come spiegato nella sezione Verifica del LED infrarosso (IR). Se il telecomando non dovesse funzionare ripetere la procedura di deposizione della grafite. Se il LED IR dovesse rimanere sempre acceso anche senza premere alcun tasto ciò significa che vi è un deposito eccessivo di grafite su uno dei contatti della scheda elettronica, andrà rimosso con un cotton fioc asciutto e ritestato il corretto funzionamento.

Questa è la riparazione di un telecomando TV a portata di tutti secondo noi makers

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